24 novembre 2005

Dedicato a tutti quelli che in ufficio non sanno cosa fare...

Ma anche...
Dedicato a tutti quelli che l'adolescenza se ogni tanto ritorna non è peccato...

Con un copia incolla poi basta rispondere nei comments...

CHE ORE SONO: 23.15
SEGNO ZODIACALE: leone
CREDI? si tantissimo
CREDI IN DIO? no
ALTEZZA: 1.85
FIDANZATO/SINGLE: single da una vita
SEI PER IL MATRIMONIO?: si ma non per me
LE RACCOMANDAZIONI DEI TUOI: mangia, mangia, mangia
COLORE DEI CAPELLI: castani e molto ricci
OCCHI: come i capelli ma senza i ricci
FRUTTO PREFERITO: datteri, maracuja
COLORE PREFERITO: verde, azzurro quando si parla di occhi
IL DENARO NELLA VITA: quello che basta per sviluppare le foto
LE PRIME COSE CHE GUARDI IN UNA RAGAZZA: gli occhi e il collo
IN UN VIAGGIO IN MACCHINA COSA NON DEVE MANCARE: musica, acqua e la solita foto sul cruscotto
GRUPPO PREFERITO: Dispatch
CI SEI O CI FAI: ci faccio
ESSERE O AVERE: essere
SPORT PREFERITO: calcio e pattinaggio
PLAYSTATION O X-BOX ? playstation 4ever
L’ULTIMA CANZONE CHE TI HA FATTO PIANGERE: Is It ok If I call you mine? di Sondre Lerche
L’ULTIMA VOLTA CHE HAI PIANTO: quando sono nato
L'ULTIMA VOLTA CHE HAI RISO: poco fa
FURBO O COGLIONE: decisamente coglione
QUANDO SEI FRAGILE CHE FAI: guardo Rocky
LA VACANZA PIU’ BELLA: un pomeriggio di due anni fa ai Giardini Pubblici di Via Palestro a Milano. Poi Sicilia 2004.
A CHE ORA VAI A DORMIRE LA SERA: presto, di solito prima di mezzanotte
A CHE ORA TI SVEGLI: 8.20
QUANTO TI GUARDI ALLO SPECCHIO: abbastanza
COSA FARAI DA GRANDE: il fotografo
UNA COSA CHE TI PIACE FARE DI PIU’: le foto e guardare le stelle
LA MACCHINA CHE VORRESTI AVERE: vorrei una vespa, ma amo Jenny, la mia opel Vectra
LA MACCHINA CHE AVRAI: speriamo la vespa
QUANTO SEI SCEMO DA 1 A 10: otto al nove
HAI MAI SBOCCATO PER AVER BEVUTO TROPPO: no, ma avrei voluto farlo perchè pensavo di morire
E PER AVER FUMATO TROPPO: no
PAROLACCIA CHE DICI PIU’ SPESSO: minchia (tre anni in Sicilia si fanno sentire)
A CHI STAI PENSANDO: alla persona con cui ero due anni fa ai Giardini Pubblici di Via Palestro a Milano...
A COSA NON SAI RESISTERE: alla nutella, al cioccolato e al sushi
SE AVESSI UN MILIONE DI EURO: aprirei uno studio fotografico, ma prima andrei sei mesi in australia e tre in argentina
CANZONE PREFERITA: -Out Loud- dei Dispatch e -What's up- delle 4 no blondes
FILM PREFERITO: Forrest Gump
PROFESSIONE: da lunedì disoccupato
COSA TI DICONO PIU’ SPESSO: "te sei fuori"
SEI MAI STATO MENATO: pesantemente a Liverpool nel 1997
UNA COSA CHE TI RENDE FELICE: fare le foto e guardare le stelle
LA PRIMA COSA CHE FAI AL MATTINO: mi stiro
MAI AVUTO ESPERIENZE OMOSESSUALI: no
COSA TI FA’ INNAMORARE IN UNA PERSONA: gli occhi e la voce
HAI PIERCING: no
HAI TATUAGGI: no ma lo farò quando andrò in australia
UN ERRORE CHE TI RICONOSCI: mi piacciono troppe cose
LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI: no
DI COSA HAI PAURA: della routine
FAVOREVOLE ALLA GUERRA: no
HAI ATTACCATO LA BANDIERA DELLA PACE AL TERRAZZO: no
COSA HAI PROVATO L’11 SETTEMBRE 2001: è stato uno dei giorni più strani della mia vita
GENERE MUSICALE: rock acustico (dispatch e jack johnson), ma anche sigur ros e air
VAI IN DISCOTECA: no
UN PIATTO CHE TI DISGUSTA: nessuno
PER COSA TI BATTERESTI FINO AL RISCHIO DELLA VITA?: per la mia famiglia
TI PIACE DISEGNARE?: mi piacerebbe esserne capace
COSA TI INFASTIDISCE DI PIU': chi si rassegna...
COSA NON TI COMPRERESTI MAI: sesso
INVIDI QUALCUNO: henry cartier bresson (il mio fotografo preferito)
LA TUA FRASE PREFERITA: Impossible is nothing. ma anche "niente ti appartiene se niente ti sei guadagnato" ed è proprio per questo che bacerò il culo di mio padre finchè campo.
HAI MAI ODIATO QUALCUNO: no
IL TUO SOGNO PIU’ GRANDE: Vabbè di re "diventare fotografo" sarebbe ripetitivo... allora... fare il giro dell'australia in bicicletta.
TI PIACCIONO GLI ANIMALI: i cani moltissimo
CHE SQUADRA DI CALCIO TIFI: juve, fino a quando giocherà del piero
COSA TI RIFARESTI DAL CHIRURGO PLASTICO: niente
CREDI ALLA MAGIA: si
GLI ALIENI ESISTONO? si
CREDI NELLE PARI OPPORTUNITA’ TRA I SESSI: sì. ma mi piace moltissimo pensare che un uomo sia diverso da una donna
DA 1 A 10 QUANTO CONTANO PER TE:
-I SOLDI 6
-GLI AMICI 9
-RAGAZZA s.v.
-IL LOOK 6
-ESSERE ALLA MODA 2
COSA PENSI DI QUELLI/E CHE VANNO A PUTTANE: mi sono sempre chiesto che faccia fanno quando tirano fuori i soldi
LA DANNO AL PRIMO APPUNTAMENTO: nulla di male
DONARE GLI ORGANI: non so
LEGALIZZAZIONE DELLE DROGHE LEGGERE: assolutamente favorevole. è il divieto più ipocrita della storia
C’E’ VITA DOPO LA MORTE: boh
COME VORRESTI MORIRE: scattando una foto alla persona che amo
PORTI LENTI O OCCHIALI: occhiali quando gioco alla play
COME SE VESTITO ORA: jeans e camicia
ASSOCI LE CANZONI ALLE PERSONE?: sempre
MAI SPUTATO IN FACCIA A UN TESTIMONE DI GEOVA: no
MAI DESIDERATO DI FARLO: no
QUANTI SMS RICEVI AL GIORNO: pochi
TI MANGI LE UNGHIE? certe volte
CHE PROFUMO USI: ck one
PORTI UN PRESERVATIVO NEL PORTAFOGLIO: non ho il portafoglio
LO SAI CHE SI ROVINA?: certo
SEI MAI STATO SBATTUTO FUORI DALL’AULA? una volta prima di entrare... il bidello si chiamava Antonio Franchina
LA PRIMA FRASE FATTA CHE TI VIENE: Quando dicono d'alzarti tu siedi
ALTRE COSE CHE VORRESTI DIRE: se si siedono tu alzati in piedi
CHE ORE SONO: 23.40

23 novembre 2005

Dedicato a tutti quelli che la notte dormono...


In portoghese la chiamano Lua
in russo Nyha
in tedesco Mond
in francese Lune
in olandese Maan
in inglese Moon...
Da noi si dice Luna.
Ma poco importa.
Poi a Bali dicono Bulàn che sembra il nome di una principessa
ma è in arabo che ha il nome più bello
Amar...
quasi un consiglio.

Da oggi su Cuori in Atlantide si possono spiare le fasi lunari.

La canzone del giorno


CARMEN CONSOLI
La Semplicità

Capita che tutto non basta
perdere tutto ciò che resta
Capita che qualcosa resta
e non sai cosa voglia dire

La semplicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti
sopra la realtà

Capita quando sei vestito
credere di spogliare
il mondo

La semplicità, la semplicità
nelle cose che ami
per le cose che ami
mille strade cieli aperti
sopra la realtà

e non sai cosa voglia
dire
La semplicità, la semplicità
per me

21 novembre 2005

Un treno carico carico di...

Sarà che uno arriva a casa per la pausa pranzo.
Accende la tele e mette sul tiggì.
Puoi bertelo d'un fiato.
Ma se te lo gusti piano piano è molto più divertente.
E allora ti chiedi.
Come mai nessuno parla più di influenza aviaria?
Non si fa così.
Perchè uno poi finisce di affezionarsi a tutti quei polli.
Un pò come quando c'era il Tamagochi.
Ci si affeziona anche alle parole.
Era così bello e rilassante sentire tutti i giorni la parola "Pandemia".
Io me la immaginavo recitata con un accento Fantozziano.
Ma adesso basta. Stop. Punto.
Senza nemmeno andare a capo.
Senza fare due conti in tasca alle case farmaceutiche che hanno fatturato l'impossibile.
E senza nemmeno sborsare una lira di pubblicità.
Perchè oggi quella te la fanno i telegiornali.
E i giornalisti.
Che vedono passare un treno con vagoni dai nomi più strani.
La locomotiva Sars.
Il vagone letto Pandemia.
Le cuccette con qualche nome di Uragano mai arrivato.
Vedono il treno e ci saltano sopra.
Non pagano i biglietto di una facile notiziona.
E poi col cazzo che pagano la multa se li catta il controllore.

18 novembre 2005

Garden State


"Certe volte fa un male del cazzo, ma ce n'è data solo una e va vissuta"

Un nuovo film entra nella top 20 di Cuori in Atlantide.
E' La mia vita a Garden State, film d'esordio di Zach Braff, già noto come protagonista della serie Scrubs in onda su MTV.
Co-protagonista è la bellissima Natalie Portman, perfetta nel dare corpo a un appassionato inno alla vita.
Da vedere.
E da dormirci sopra.

10 novembre 2005

Turismo del sesso

Ci sono notizie che arrivano improvvise.
E ti spiazzano.
Ce ne sono altre meno immediate.
Che ti raccontano fenomeni strani, sommersi, invisibili.
Che ti capita di leggere questo.
Che in Brasile più di 500 mila (mezzo milione!) di minori, per lo più di sesso femminile sono coinvolti nel turismo sessuale.
Che secondo le ultime statistiche, dei circa 700 mila europei che sbarcano in Brasile in cerca di sesso facile, all’incirca 80 mila sono italiani.
Cifre raccolte e denunciate dalla campagna Stop al turismo sessuale, lanciata da varie ong italiane in collaborazione con associazioni brasiliane.
Nell’occhio del ciclone alcune città del ricco nord est brasiliano in cui Fortaleza detiene il triste record.
Ma un vero e proprio boom si sta verificando ultimamente anche a Natal, la capitale del Rio Grande do Norte.
Anche qui gli attori principali sono gli italiani, tanto che il volo charter Milano-Natal è stato raddoppiato.
Le modalità sono le più svariate.
In alcuni casi il turista viene abbordato da adolescenti che lo seguono in spiaggia, al bar o in discoteca.
Una seconda modalità consiste nell’appellarsi alle guide turistiche delle agenzie, veri punti di riferimento degli ospiti degli hotel, il cui cachè è già compreso nel pacchetto comprato in Europa.
“Tutto questo è sorretto”, come ammonisce l’Osservatorio, “da una fitta e intricata rete di complicità che svaria da semplici agenti di polizia fino ad arrivare alle sfere di alto comando.”

Attentato in Giordania

Per il momento è di 67 morti e più di 300 feriti il bilancio delle tre esplosioni simultanee che, alle 21 circa di ieri sera, hanno sconvolto Amman, la capitale della Giordania. L'obiettivo degli attentati sono tre grandi alberghi del centro della capitale: il Grand Hyatt, il Radisson Sas e il Days Inn. Tutte e tre le strutture sono sempre affollate di occidentali.
Al Radisson Sas, era in corso un banchetto nuziale con più di 250 invitati.
Bashir Daajah, un portavoce della polizia giordana, ha dichiarato che si tratterebbe di attentatori suicidi, almeno tre, che sono entrati in azione contemporaneamente, ma le indagini sono in corso e non ci sono conferme ufficiali.
L'Organizzazione di al-Qaeda per il Paese di Rafiadian (la Mesopotamia) ha subito rivendicato gli attacchi.
Il re della Giordania, Abdullah II, che ha preso il posto del padre Hussein, ha dal primo momento confermato la linea politica filo occidentale impostata dal genitore. La pressione sulla casa regnante è andata aumentando e adesso, negli ambienti più radicali dell'Islam militante, la Giordania viene vista come uno degli stati alleati degli Stati Uniti.

08 novembre 2005

Parigi

Che uno un pò ci prova a capire perchè a Parigi, una delle città più belle del mondo, sia in atto una vera e propria guerriglia urbana.
Perchè se guardi il tg o leggi il giornale sembra che un gruppo di giovani maghrebini scapestarti si sveglia e non sapendo cosa fare si mette a dare fuoco alla periferia parigina, bruciando più di 900 macchine.
E' ovvio che dire una stronzata simile rende.
E' più facile.
Sono più facili i commenti che ti induce a fare: "sono sempre loro a far casino", "che se ne tornino al loro paese"...
Ma nessuno viene a raccontarti come si vive realmente nelle banlieues parigine, e in particolare Clichy sous Bois, epicentro della rivolta.
Dove la metà della popolazione ha meno di 25 anni.
Dove per più di un quarto delle famiglie, il capofamiglia è disoccupato.
Dove un quarto delle famiglie composte da sei persone o più abitano in trilocali o appartamenti ancora più piccoli.
Dove l'istruzione è pari a zero.
Dove la prostituzione è a livelli altissimi.
Dove queste cose vanno avanti da anni.
Basta farsi un giro su internet e spulciare la rete e i blog dei ragazzi parigini. Perchè sembra che ormai le cose vere puoi scoprirle solo in rete.
Poi però ci scappa il morto, in questo caso due adolescenti. E allora un servizio sulle banlieues comincia a fare notizia.
Ecco allora che il ministro degli interni Sarkozy si sveglia e decide di fare piazza pulita.
In effetti, ci sono centinaia di poliziotti che circondano la città, a poco a poco è tornata “la calma” ma tra una settimana, quando la tensione sarà scesa e i poliziotti andranno via, cosa succederà?
Quando si confrontano insieme povertà estrema, mancanza di istruzione e un crogiolo di culture totalmente diverse come marocchini, curdi, indiani e maghrebini la soluzione non può essere la repressione incondizionata.
E' ovvio che serve la polizia se una città sta bruciando. Sarebbe stupido e ipocrita negarlo.
Ma non puoi fondare nulla senza l'educazione.
E allo stesso tempo non serve fare gare benefiche per raccogliere fondi con l'intento di costruire una scuola se poi non educhi nessuno ad andarci o ad avere rispetto per la maestra anche se è una donna.

07 novembre 2005

Elizabethtown

Dopo aver causato alla ditta per cui lavora danni per centinaia di milioni, Drew Baylor viene licenziato da un grottesco capo interpretato da Alec Baldwin e spedito a casa, con conseguente rottura con la fidanzata, Ellen.
Un secondo prima di suicidarsi (scena davvero tragicomica) riceve la notizia della morte del padre.
Durante il viaggio ad Elizabethtown, sua città natale e teatro del funerale del padre, incontra la hostess Claire (Kirsten Dunst) che gli farà riscoprire la voglia di ridere e di innamorarsi della vita.
Film on the road, di quelli che il viaggio sulla strada si intreccia ad incastro con il viaggio simbolico verso la rinascita personale del protagonista.
Come nei film precedenti di Crowe la colonna sonora gioca un ruolo fondamentale, quasi da co-protagonista, la musica, in Elizabethtown, ha un ruolo preminente, per certi versi sembra quasi che venga prima del film: sempre curata in ogni dettaglio, adatta a trasmettere le emozioni di ogni scena.
Il viaggio di ritorno del protagonista in compagnia dell'urna delle ceneri del padre entra di diritto nel club delle scene cult: una canzone per ogni luogo, una fotografia per ogni strada, un viaggio in solitaria attraverso le strade d'America toccando tutti i luoghi che hanno qualcosa da raccontare: dall'Hotel in cui venne assassinato Martin Luther King fino ai locali storici dove è nato il Blues.
Un viaggio che ti cambia, modifica te stesso e le tue priorità.
Film giovane, che anche la vecchiaia se è vissuta con leggerezza e insieme agli altri diventa sopportabile.
Film che almeno ci prova. A comunicare che gli avvenimenti spiacevoli sono quelli in cui perdi le persone care, non quando fai fiasco e vieni licenziato.
Ma anche una morte può segnare un nuovo inizio, di un film e di un rapporto con chi ti sta intorno.
Una nota di merito spetta sicuramente a Orlando Bloom, che, smessi i panni dell'elfo guerriero ne Il Signore degli Anelli conferma di essere un attore non solo bello, ma davvero capace. L'alchimia che si instaura con l'incantevole Kirsten Dunst è davvero coinvolgente e soprattutto in grado di dare vitalità alla parte del film, quella finale che cala leggermente di ritmo.
Infine non si può dimenticare il monologo finale, con tanto di balletto tip tap, interpretato dall'infallibile Susan Sarandon.
Un film da vedere. Di quelli che ti entrano dentro.

03 novembre 2005

Persone per davvero




Potere di poste elettroniche e nuove tecnologie.
Che ti capita di incontrare fiumi di persone.
Che nessuno ride mai.
Se poi fai per parlare.
E' paura.
Vittoria del giornalismo allarmista.
Come se un ragazzo di vent'anni che gira in bici ha voglia di stuprare una di mezza età...
Uomini e donne.
Che è più reale un immagine alla tele.
Ma le piacevoli sorprese arrivano sempre.
Che le trovi dove meno te le aspetti.
Lo schermo di un computer.
Persone vere, senza paura di aiutare.
Che a volte la gente non ride non perchè è incazzata.
Ma perchè ha vergogna di farsi vedere.
Che oggi se ridi sei tocco, ti dicono che sei fuori.
Piacevoli sorprese.
Persone vere che ti rispondono ad una mail come se parlassero con un amico.
Senza il linguaggio da burocrate.
Che ogni parola detta o scritta è una ventata d'aria fresca.
Che se chiedi scusa perchè hai fatto perdere del tempo.
Ti rispondono che.
Il tempo si perde solo quando si è in fila negli uffici statali.

02 novembre 2005

Fotografie




Di quelle che ne scatti mille e non sai mai perchè.
Di quelle attaccate sul diario del liceo.
Di quelle della gita.
Di quelle studiate, posate, cercate.
Di quelle che odi e vorresti stracciare.
Di quelle impegnate o di quelle addormentate.
Di cortei e manifestazioni.
Di rivoluzioni e centri sociali occupati.
Di scioperi e di prime giù alla Scala.
Di bambini, clochard o signore imbellettate.
Di modelle.
Di treni, di vagoni e di viaggi mai iniziati.
Di quelle sull'atlante.
Pagina Australia.
Di rocce rosse che dipingono il deserto.
Fare le foto.
Frase da bambino.
Di quelle che la vita vorresti fosse questo.
Fare le foto.
Che anche se è solo bianco e nero.
Gli occhi.
Sono sempre più azzurri dell'oceano