10 novembre 2005

Attentato in Giordania

Per il momento è di 67 morti e più di 300 feriti il bilancio delle tre esplosioni simultanee che, alle 21 circa di ieri sera, hanno sconvolto Amman, la capitale della Giordania. L'obiettivo degli attentati sono tre grandi alberghi del centro della capitale: il Grand Hyatt, il Radisson Sas e il Days Inn. Tutte e tre le strutture sono sempre affollate di occidentali.
Al Radisson Sas, era in corso un banchetto nuziale con più di 250 invitati.
Bashir Daajah, un portavoce della polizia giordana, ha dichiarato che si tratterebbe di attentatori suicidi, almeno tre, che sono entrati in azione contemporaneamente, ma le indagini sono in corso e non ci sono conferme ufficiali.
L'Organizzazione di al-Qaeda per il Paese di Rafiadian (la Mesopotamia) ha subito rivendicato gli attacchi.
Il re della Giordania, Abdullah II, che ha preso il posto del padre Hussein, ha dal primo momento confermato la linea politica filo occidentale impostata dal genitore. La pressione sulla casa regnante è andata aumentando e adesso, negli ambienti più radicali dell'Islam militante, la Giordania viene vista come uno degli stati alleati degli Stati Uniti.

Nessun commento: