13 settembre 2005



IL MONDO IN GUERRA

Posto qua di seguito un documento statistico realizzato dal sito di informazione peacereporter.
Un semplice sguardo sul mondo. Quello che non ti fanno mai vedere in televisione. Quello che mediaset o rai proprio non fa nessuna differenza. Quello che su mediaset e rai sa di Maria De Filippi e di Isole selvagge. Sia ben chiaro che non ho nulla contro la moglie di Costanzo, che il suo lavoro lo sa fare bene, e non ho nulla contro i reality che secondo me tra qualche anno verranno pure studiati nelle scuole come fenomeno del nostro tempo. Quello che mi fa incazzare è che sono le sole cose che ci fanno vedere in tele. Che blob dura solo un quarto d'ora e la maggior parte delle persone pensa che sia una trasmissione comica... che internet è vero che è una grande fonte di informazione, ma è troppo discriminante, intendo dal punto di vista anagrafico. Mia nonna non naviga. Mia nonna vede il tiggì e non è giusto che perchè ha novant'anni non abbia il diritto ad essere informata. Ma forse meglio così. Forse è meglio che continui a sentirsi dire che va tutto bene.
Il punto è:
sono in corso almeno 28 conflitti. Costati finora 5 milioni e mezzo di vite umane

Oggi si spara, e si muore, in Palestina, Iraq, Afghanistan, Kurdistan, Cecenia, Georgia, Algeria, Ciad, Darfur, Costa d’Avorio, Nigeria, Somalia, Uganda, Burundi, Congo (R.D.), Angola, Pakistan, Kashmir, India, Sri Lanka, Nepal, Birmania, Indonesia, Filippine, Colombia. E non solo.
Questi conflitti sono costati la vita, finora, a più di cinque milioni e mezzo di persone.
Se si aggiungono le guerre conclusesi negli ultimi cinque anni (Sierra Leone, Liberia, Sud Sudan, Congo Brazzaville, Eritrea-Etiopia, Casamance) il bilancio delle vittime sale a sette milioni e settecentomila morti.

Medio Oriente
1. Palestina: 4.700 morti in 4 anni e mezzo
2. Iraq: 20 mila morti in 2 anni
3. Afghanistan: 20 mila morti in 3 anni
4. Kurdistan (Turchia): 40 mila morti in 20 anni
Europa
5. Cecenia: 250 mila morti in 11 anni
6. Ossezia del Sud (Georgia): 1.000 morti in 15 anni
Africa
7. Algeria: 150 mila morti in 13 anni
8. Ciad: 50 mila morti in 40 anni
9. Darfur (Sudan): 70 mila morti in un anno
10. Costa d’Avorio: 3 mila morti in 3 anni
11. Nigeria: 15 mila morti in 12 anni
12. Somalia: 400 mila morti in 15 anni
13. Uganda: 10 mila morti in 20 anni
14. Burundi (ribelli hutu): 300 mila morti in 12 anni
15. R.D.Congo: 3,5 milioni di morti in 7 anni
16. Angola: 30 mila morti in 30 anni
Asia
17. Waziristan (Pakistan): 1.000 morti in un anno
18. Kashmir (India): 80 mila morti in 15 anni
19. Assam, Nagaland, Tripura (India): 11 mila morti in 25 anni
20. Sri Lanka: 65 mila morti in 22 anni
21. Nepal: 10 mila morti in 9 anni
22. Birmania: 30 mila morti in 55 anni
23. Aceh (Indonesia): 15 mila morti in 15 anni
24. Papua Occ. (Indonesia): 100 mila morti in 35 anni
25. Isole Moulcche (Indonesia): 5 mila in 5 anni
26. Filippine sud: 150 mila morti in 35 anni
27. Filippine nord: 25 mila morti in 15 anni
America
28. Colombia: 150 mila morti in 30 anni

Conflitti terminati negli ultimi 5 anni
*29. Casamance (Senegal): 2 mila morti in 23 anni
*30. Sierra Leone: 50 mila morti in 10 anni
*31. Liberia: 200 mila morti in 15 anni
*32. Sudan: 2 milioni di morti in 22 anni
*33. Congo Brazzaville: 10 mila morti 8 anni
*34. Etiopia-Eritrea: 80 mila morti in 2 anni

Pensiamoci.
Io alla parola guerra ho sempre collegato Palestina e Iraq. Ma com'è che in Palestina i quattromila morti in quattro anni hanno catalizzato tutta l'opinione pubblica mentre i 70.000 in un anno in Sudan non sono stati nemmeno nominati? E i tre milioni e mezzo in Congo?
Com'è che la gravità delle morti va in modo inversamente proporzionale alla quantità di pigmento nero nella pelle?
Ma perchè non ci dicono nulla?
Siamo arrivati a 1984. E' Orwell. E non è più solo un libro.

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