27 settembre 2005




COMPAGNI DI VIAGGIO

Non vedersi per tre mesi. Che potrebbero essere tre giorni o sette anni.
E poco importa.
Che se hai sofferto un'ora di bilancio, o la farsa del diritto, gli scleri generali, Mirko con i bigliettini e poi serate, pizzate, studiate, mangiate, cazzate, film visti e non visti.
Pioggia e Negramaro, sole e neve da paura. E la primavera e l'estate che non arriva mai.
Esami.
Non vedersi per tre mesi, tre giorni o sette anni.
E guardarsi in faccia e capire che domandarsi come va, cosa fai, tutto a posto o cosa vuoi. Non serve.
Che basta uno sguardo.
Che basta una serata.
Che se ridi davanti a quattro foto tutto si riaggiusta.
Ed è meglio quando niente mai si è rotto.
Che forse un pazzo aveva poi ragione.
La semplicità.
Che solo uniti la sturia è vivibile.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

per quanto mi riguarda,
nulla si è mai rotto
e nulla si deve riaggiustare
ma se ridi davanti a quattro foto
di noi,
di come eravamo,
di ciò che abbiamo vissuto,
insieme
uniti
è una sensazione indescrivibile!


grande riky, ancora una volta!!
ilaria

Anonimo ha detto...

Solo per dirti che ora sul muro della mia cameretta è appeso un foglio in più, con delle parole bellissime,che voglio avere sempre sotto gli occhi per ricordare che ci siete e ci sarete sempre...
Vale