29 settembre 2005

BOLLETTINO DI GUERRA
dal 17 al 25 settembre

Sudan. Il 17 almeno 14 persone - soprattutto donne e bambini - sarebbero rimaste uccise in un'imboscata contro uno scuolabus nei pressi di Loka, non lontano dal confine con l'Uganda. I raid contro la popolazione civile sudanese, in aumento negli ultimi mesi, sono mirati principalmente a ottenere rifornimenti alimentari.
Il 19 almeno 40 persone sono morte nella regione del Darfur a causa di un attacco condotto lunedì dalle popolazioni nomadi arabe Janjaweed. Il conflitto in Darfur, scoppiato nel febbraio 2003, ha già provocato la morte di 200.000 persone.


Uganda. Il 20 una serie di operazioni militari condotte dall’esercito ugandese ha provocato la morte di 8 ribelli dell'Esercito di Resistenza del Signore (Lord's Resistence Army) di Joseph Kony.
Il 21 13 persone, in prevalenza bambini, sono state uccise e altre 5 ferite nell'Uganda nord-orientale quando guerriglieri armati hanno attaccato membri di una tribù rivale.
Il 22 un'imboscata tesa dai ribelli del Lra nel nord dell'Uganda, a pochi chilometri dal confine col Sudan, ha causato almeno 14 vittime tra i civili. L'imboscata è avvenuta a circa 15 chilometri dalla frontiera col Sud Sudan.

India. Il 20, almeno 9 soldati e 6 ribelli sono rimasti uccisi nello Stato nord-orientale del Manipur. L’esercito indiano sta conducendo un’estesa controffensiva contro i guerriglieri dall’inizio di quest’anno. Il Manipur fa parte delle cosiddette “Sette sorelle”, ovvero sette Stati collegati al continente indiano da una sottile striscia di terra e noti per il clima di anarchia e violenze.


Kashmir indiano. Il 15, presunti ribelli musulmani hanno ucciso 4 persone e un altro civile ha perso la vita nel fuoco incrociato tra militanti e truppe governative.
Il 17, l’esercito indiano ha ucciso 3 guerriglieri e altri militanti hanno rapito e assassinato un civile. Inoltre, 3 ragazzini sono rimasti feriti per l’esplosione di una mina nel distretto di Doda.
Tra il 21 e il 22, i soldati indiani hanno ucciso 5 militanti, mentre altri ribelli hanno assassinato un ex guerrigliero e un soldato.

Il 22, 5 persone sono morte e almeno 20 sono rimaste ferite in due esplosioni a Lahore, città della regione orientale del Punjab. La zona è teatro del conflitto tra radicali sunniti e radicali sciiti.

Il 19, uno scontro a fuoco ha visto protagonisti ribelli e polizia nella città di Karabudakhkent, con un bilancio finale di due poliziotti feriti e un ribelle ucciso.
Il 20, durante le operazioni di smantellamento di una mini raffineria di petrolio abusiva, alcuni colpi di mitragliatore accidentale raggiungevano un serbatoio di carburante; dalla esplosione del serbatoio sono rimasti feriti due soldati.


Inguscezia. Il 16 settembre, una bomba è esplosa alla fermata del bus del villaggio cosacco di Nesterovskaya, nella regione di Sunzhnskeye; non si sono registrati feriti. Una altra esplosione, con un soldato ferito, è stata sentita nel villaggio di Alkhafty, sempre nella regione di Sunzhenskeye; pare una mina sia saltata in aria al passaggio di una colonna di soldati.
Il 17, il capo della polizia locale è stato ucciso dentro casa sua nel villaggio cosacco di Nesterovskaya.
Il 19, Due bombe sono esplose nel palazzo del tribunale di Odzhonikidzovskaya, causando un ferito.
Il 20, un agente della Fsb, servizi segreti russi, è stato ucciso da un commando di sconosciuti nel villaggio cosacco di Nesterovskaya. Ad un posto di blocco vicino il confine con l’Ossezia del Nord, colpi di mitraglietta sparati da sconosciuti da una auto in corsa hanno ucciso tre poliziotti e ferito un loro collega.


Cecenia. Il 16 settembre, nel villaggio di Nazrani è esplosa una bomba dentro il tribunale locale, senza causare vittime.
Il 17, a Grozny viene teso un agguato ad una macchina che portava il capo della polizia Valery Sidorov. L’alto ufficiale viene ucciso, i 4 poliziotti della sua scorta sono feriti.
Il 18, nella regione di Shalinskeye, nell’area di Mesken-Yurta, il comandante di una pattuglia di perlustrazione lungo l’autostrada viene ucciso dall’esplosione di una mina.
Il 19 a Nal’chik in una imboscata ad una pattuglia di soldati russi viene ucciso un militare e ferito un altro.

Turchia. Il 18, 2 persone sono morte e altre 10 sono rimaste ferite nell'esplosione di un autobus in transito su una strada della provincia meridionale di Antalya.
Il 19, 2 uomini, probabilmente legati all'organizzazione separatista armata curda Pkk, sono rimasti uccisi in scontri armati con le forze dell'ordine turche avvenuti nella città di Van e in quella sudorientale di Tunceli.

1 commento:

Anonimo ha detto...

That's a great story. Waiting for more. building fire alarm technician