L'attitudine (di Matteo Della Valentina)

fastidioso portafoglio sotto il culo. sedia in legno.
aver letto di altamente probabilistiche idee. lezioni di frikkeggio, pifferi solitari in una corale confusionata. degenerate menti in lotta tra le melodie e i ticchettii si gettano nel burrone che una volta definivano liberta` dall'oro in bocca. rimpiangere tempi di rimpianti e voler assolutamente modificare lo spettro visivo del cubo di rubic mentale.
"e' assolutamente da provare!!!" (falso entusiasmo masticato tra fibre cereali e lattice oleato).
"a cosa effettivamente ti serve acquistare colori e pennelli se non hai la minima idea di come usarli?" serve ad acquisire attitudine sociale. avere un ruolo non dettatto da quanti e quali colori si ha nell'astuccio ma dall'avere colori nell'astuccio.
vorrei davvero indietreggiare e osservare quale mai puo` effettivamente essere considerata l'eta della rivolta.non si puo disperdere lavoro e responsabilita a bambini che ancora devono nascere.
non si puo diventare presidenti a diciassette anni.
L'ATTITUDINE ecco cosa importa. non sociale non mentale non materiale.
L'ATTITUDINE punto e basta.
ottimistiche vibrazioni attitudinali.
c'e sempre un modo.
superare la barriera dei fili. la barriera di quello spot passato nella storia per il maggiornumero di fruizioni avvenute da occhio umano.
sarebbe come accettare che il nuovo bambino della ki*der e' effettivamente lo stesso di prima dopo la cura disintossicativa. cazzo, proprio come il pane fresco lasciato a raffreddare all'aria: cosi` vicino eppure cosi` lontano.
abbiate consapevolezza del fatto che tutte le frasi fatte sono fonte di verita (ed epicuro ne possiede a bizzeffe in cantina). abbiate consapevolezza che la routine quotidiana e' la routine per troppi. abbiate consapevolezza che aver consapevolezza e aver consapevolezza sono due cose ben diverse.
sconzonati pantaloni da clochard, colori a spirale sulle maniche del maglione di lana. guanti col paraorecchie.
aver fame di mancanza di cibo. "frutta e verdura in una fetta di pane integrale". - "ma che cazzo e'?" - "come, non sai le nuove tendenze in fatto di cucina?".
capito cosa intendo? il "che cazzo e'?",
quello e' l'errore.
in ogni caso, semplice e' trovare la direzione in cui volgere lo sguardo.