11 ottobre 2005



COCA EVERYWHERE

Prima Kate con le sue gambe infinite.
Poi un attore di serie B. Tale Calissano. Meglio noto come Bruno-di-Vivere.
E infine la nuova macchietta italiana.
Il buon Lapo Elkann. L'uomo delle felpe FIAT. L'uomo dei congiuntivi improbabili. L'uomo che per rilanciare il marchio torinese approva il lancio sul mercato della Nuova Croma. Un nome un programma. Come se uno decidesse di chiamare il figlio Adolf, o ragionier-ugo-fantozzi tutto attaccato.
Tutti e tre beccati con le mani in pasta.
O meglio.
Con i nasi in pista.
E allora via con i dossier. Gli speciali. Lucignolo che indaga. Indaga. Indaga.
Ma cosa mai bisognerà indagare?
La coca è ovunque.
A milano nevica tutto l'anno. E ogni fiocco costa.
E allora pronti via con le solite nenie del tipo i giovani d'oggi hanno tutto e sono infelici. Non hanno più valori.
Nessuno però ci viene a dire che il consumo di cocaina sta mettendo le proprie basi tra i giovanissimi.
Una volta ci si faceva una canna.
Oggi invece è molto più facile trovare la cozza.
Sopratutto dopo la legge dell'equiparazione tra droghe leggere e pesanti.
Molti spacciatori sono passati dal traffico di Hashish e Maria a quello di cocaina.
Per una semplice legge del mercato.
La coca pesa meno, occupa meno spazio e rende dieci, cento volte tanto.
Con un altro piccolo problema.
Se uno si rolla uno spino di fumo pessimo al massimo inala un pò di ammoniaca.
Se invece pippa qualcosa di bassa qualità rischia la vita.
Come altre migliaia di persone. Come Lapo, come la ballerina a casa di Calissano. Che la vita l'ha persa.
Una "diversificazione" del mercato che gioca sui numeri.
Se su cento persone che si facevano le canne ce n'è qualcuno che per "irreperibilità" d'erba passa al consumo di cocaina è un fatto gravissimo. Sopratutto se si tratta di giovanissimi.
Però attenzione a parlarne.
Perchè è la droga dei ricchi.
Anzi.
Di quelli che giocano a fare i ricchi nei posti famosi frequentati dai ricchi.