03 ottobre 2005



AGAINST STAGE
di MATTIA MARINELLI

AAA. Brillante neolaureato, con master master universitario cerca lavoro…
Già l’inizio è sbagliato, più che AAA dovrebbe esserci ahahahahahahahaha, si perché c’è da ridere!
E poi, ormai lo sanno tutti, prima di iniziare a lavorare devi avere avuto almeno una esperienza di stage. Ora bisognerebbe fare un po’ di chiarezza sul significato di stage: nelle intenzioni questo dovrebbe essere il momento in cui il neolaureato impara “sul campo” il lavoro, e, l’azienda oltre a valutare lo stagista (o stagieur…) usufruisce dei sui servigi. Questo sulla carta, in pratica lo stagista non impara un cazzo e l’azienda evita di assumere un altro cristiano per fare un progetto “una tantum”. A beh ma c’è la possibilità di venire assunti… Se ci credi…
Gli stage per essere coerenti con la loro natura di sfruttamento non devono essere retribuiti, altrimenti che gusto c’è?
In verità le aziende che propongono stage si dividono in tre macro categorie: gli strozzini, ossia quelli che ti fanno lavorare come un negro in lavori del cazzo (aggiornamento database, traslochi, fotocopie…) e non ti danno neanche una lira. Seconda categoria: gli strozzini che vogliono avere la coscienza pulita, quelli che ti danno il rimborso spese, che notoriamente non rimborsa una bega…
Terza categoria: le gocce nel mare, quelli che pur pagandoti non ti umiliano con lavori inutili!
Con queste prospettive il lavoro è sempre più una chimera…
Ma a me che me ne fotte, ho un master della Bocconi…

5 commenti:

riccardo ha detto...

Forse è soltanto colpa nostra. Dieci anni fa se avessero proposto di lavorare otto ore dico otto senza guadagnare una lira o sottopagato non importa ci sarebbe stata LA RIVOLUZIONE. Combattuta da ragazzi, padri, madri, nonne e chiunque avesse avuto la forza e un minimo di rispetto per se stesso.
Oggi no. Siamo delle seghe. Abbiamo tutto e abbiamo paura di perderne anche solo un pezzettino.
Abbiamo paura di tentare. Da soli. Qualcosa.
Mi rispondete che è difficile senza soldi.
Ma cazzo i nostri padri erano conciati molto peggio di noi. E i nostri nonni non avevano neanche da mangiare.
E' anche vero che poi non ci si può lamentare che le cose vadano male quando educhi (o forzi) un'intera generazione al NON-GUADAGNO. Che vuol dire NON-SPESA.
Consumo sì. Degli sghelli che hanno guadagnato i nostri genitori.
Cerchiamo di non aver paura di perdere la brutta copia di un posto di lavoro che ci fa stare un pò bene con la coscienza. Così che alla fine della settimana puoi dire di aver fatto qualcosa.
Il lavoro nobilita.
Questo svilisce.
R.

Anonimo ha detto...

Sante parole amico mio!!!!!sante parole........Mirko.

Anonimo ha detto...

io alle primarie voto marinelli!

d

Anonimo ha detto...

il problema è che poi la maggior parte di noi non ha neanche il coraggio di prendere su le sue cose, smollare tutto e dire me ne vo' in inghilterra che la c'è lavoro e se hai un minimo di istruzione ti pagano uno sbotto! però a noi ci han fatto crescere come capre, anche l'inglese diventa un problema!
e poi in realtà è una merda che uno se vuole una prospettiva se ne deve andare e lasciare qua casa amici e tutte le piccole abitudini. che poi non è che ci sei legato o ami questo posto però cazzo ormai è parte della tua identità! e che poi uno mica sogna l'america...io vorrei solo sentire che gli sforzi che fanno sono ripagati con qualcosa di reale...voglio dire i nostri vecchi lavorando una vita hanno costruito case, tirato su famiglie, comprato cose e insomma lo han fatto bene perchè tutti noi più o meno si vive nella bambagia (e lo dico io che vengo da una famiglia stranormale -padre impiegato e madre casalinga- ). cazzo io vorrei solo potermi costruire la vita come han fatto loro (che in realtà poi non è che avessero tanta altra scelta...però son riusciti a farlo). non possiamo scegliere tutto ma non riusciamo a fare un cazzo! casa? affittala baby ma se non te la compra il tuo babbo tu da solo no te la comprerai mai...ed è così per tutto!
cazzo io quasi quasi me ne vo' in un bel paese in via di sviluppo (tipo messico, brasile, india) e vado la a lavorare come un cane...magari non sfondi, ma nel corso di una vita hai la possibilità di fare quello che da noi si è fatto una due generazioni fa...
che poi ti da soddisfazione, o almeno credo... forse il nostro problema è che non riusciamo neanche più ad essere soddisfatti di nulla...

alla prossima

davide

Anonimo ha detto...

nessun commento per le parole del nostro futuro premier marinelli......parlano da sole!!!!!
solo un commentino sul cambiamento dell'immagine: questa è molto più azzeccata!!!!!!!
ilaria