26 settembre 2005

INTERVISTA A PADRE MURNANE

Il giorno di ferragosto Peter Murnane, frate domenicano di 65 anni, è partito per un pellegrinaggio da Canberra, per festeggiare ufficialmente il 40esimo anniversario della data in cui è entrato a far parte del suo ordine religioso. La meta del suo viaggio lungo quasi 2700 chilometri, era Uluru, conosciuta anche con il nome di "Ayers Rock", nel centro geografico dell'Australia. L'intenzione era quella di portare un messaggio di "pace e riconciliazione" attraverso il suo paese.

Come ha avuto l'idea di intraprendere questo viaggio?
Ho pensato fosse un bel modo per festeggiare ufficialmente il 40esimo anniversario della data in cui sono entrato a far parte dell'ordine religioso dei domenicani. Sono anche membro del Pax Christi International Group, un'organizzazione per la pace e la giustizia che esiste dalla fine della seconda guerra mondiale. Così con altre sei persone ho deciso di fare un viaggio in bicicletta da Canberra, la capitale federale, fino a quella che un tempo gli europei chiamavano "Ayers Rock", ma il cui nome aborigeno è Uluru.

Per gli aborigeni Uluru è un luogo sacro. E' per questo che l'ha scelta come meta?
Si, ma è un posto sacro anche per me perché è al centro del mio paese, sperduto nel deserto e lontano da tutto. Ho fatto questo viaggio perché noi europei abbiamo cacciato dalle loro terre gli aborigeni, gliele abbiamo rubate. Una cosa di cui dobbiamo pentirci. Ma dobbiamo scusarci con loro anche per il fatto di aver per rubato per secoli i loro bambini trattandoli come schiavi. Molti aborigeni finiscono in prigione perché per sfuggire al loro disagio si danno al consumo di droghe, sniffano petrolio o diventano alcolizzati. La loro cultura e la loro lingua sono andate completamente distrutte.

Lei parla dell' Australia come un paese dove i diritti umani non vengono rispettati, ma la gente ha preso coscienza di quanto avvenuto? E' interessata alla situazione degli aborigeni australiani?
In molte città da molto tempo sono stati creati "gruppi di riconciliazione", ed era questo l'intento del mio pellegrinaggio: la riconciliazione. Sono tantissime le iniziative in questo senso, da qualche anno ad esempio vengono organizzate a Sidney ed in altre città delle marce per la riconciliazione. L'attuale governo sta facendo dei grossi passi indietro nei confronti degli aborigeni e la gente non è d'accordo. C'è un diffuso malessere riguardo a questi argomenti, si pensa che il governo sia troppo in balia degli allevatori e delle società minerarie.


E' la prima volta che la chiesa cattolica australiana affronta un'iniziativa del genere?
No, molte persone lavorano per tutelare gli aborigeni. Molti missionari hanno di sicuro commesso errori in passato, ma credo che adesso si stiano portando avanti le politiche giuste. Parecchie missioni sono state chiuse dal governo nell'ultimo periodo.

E le altre confessioni?
Anche nelle altre chiese molti sono impegnati nel rispetto dei diritti umani. Soprattutto nella chiesa protestante.

Come pensa che possa essere risolto il problema dell'emarginazione e del disagio dei nativi nella società australiana di oggi?
Spesso si è detto che gli aborigeni dovrebbero risolvere da soli i loro problemi, ma questo non è possibile. Gli aborigeni non hanno alcun potere, per questo le recenti politiche sono state più nocive che utili.

Pensa che esistano per l'Australia altre "emergenze" dal punto di vista dei diritti umani?
Quello dei rifugiati è un altro grosso problema, il governo australiano non si sta comportando in modo equo con coloro che chiedono asilo in Australia. Ci sono molte organizzazioni che operano in loro difesa dei loro diritti che non sono stati
adeguatamente tutelati.


Lei in bicicletta ha percorso 2700 chilometri, la tappa più lunga è durata due giorni ed era lunga 256 km. Ha tenuto una media molto buona, immagino si sia allenato prima di questo pellegrinaggio.
Uso la bicicletta solo per andare al lavoro, ho 65 anni, ma faccio circa 200 chilometri ogni settimana.

1 commento:

marshall ha detto...

Portare a conoscenza storie come questa, dovrebbe appassionare i tuoi coetanei, e invece non vedo nessun commento che ti gratifichi dell'impegno.
Comunque tu procedi su questa strada, su questi argomenti, che sono il tuo forte.