24 ottobre 2005

Milano (odi et amo)



Come se ci fosse bisogno di una trasmissione televisiva.
Illuminati e Celentani. Beppe Grilli e Report.
Beato chi l'ha vista nella sua epoca d'oro.
Quand Milan l'era un gran Milan.
Io no.
Ma bastano due foto. Di quelle in bianco e nero.
E i racconti di papà.
Una città che è senza fiume.
Ma con più acqua di tutte le altre.
E non erano pozzanghere.
Piccoli uomini di giunte comunali mettetevelo in testa.
Si chiamavano Navigli.
Meraviglia navigabile nata dalla mente venuta dallo spazio.
Leonardo.
Perchè Vinci non era un paese. Ma una stella luminosa.
Ma venne l'età buia.
Che ha spento quella stella.
Che trasforma le vie d'acqua in pozze ed acquitrini.
Colate di cemento, parcheggi e palazzi.
In nome del brutto.
In nome del soldo.
Tanto per il bello c'erano sempre Ibiza e la Sardegna.
Da rovinare anche quelle.
E le colonne.
Che quando ti va male trovi in terra bottiglie di vetro.
Che nessuno ha mai detto: "ma i cestini dove sono?".
Che qualcuno vuole chiudere al pubblico.
Che però chissa perchè Corso Como, alcova di aspiranti Lapo. No.
Non ha mai disturbato nessuno.
Rivoglio la luce della stella.
Che ho visto solo nelle foto.

1 commento:

marshall ha detto...

Se avesse ancora i suoi canali ben tenuti, puliti, navigabili, potrebbe primeggiare con le più belle città del mondo.
Qualcosa ho fatto in tempo a vedere.