01 aprile 2006
Regola acquea
Primo.
Tutte le specie e gli ecosistemi hanno diritto alla loro quota d' acqua su questo pianeta.
Secondo.
C'è un filo liquido che ci lega tra noi, umani, che lega noi alle altre specie. Si chiama ciclo. E non va spezzato. Aggrovigliato. O non potrà più tornare a scorrere
Terzo.
L'acqua è gratis, ma può costare cara quindi non. Non sbarrate ancora, non deviate ancora, non prosciugate ancora nell'illusione di bonificare perchè incalcolabile è il danno che farete per fare del bene.
Quarto.
Non escludere. L'acqua è un dono e chi progetta di trasformarla in merce da tubo, bottiglia, sta rubando ai poveri per vendere ai ricchi.
Quinto.
L'acqua può bastare a questo pianeta solo se impariamo a farla bastare. Non solo perchè costa, ma perchè vale più di quello che costa.
Sesto.
L'acqua non è un brevetto, non è un marchio, non è un logo. E' come aria, non rispetta confini e va lasciata libera di passare nazioni e proprietà.
Perchè l'acqua che non è vagabonda diventa morta.
Settimo.
Non ne abusare. Non è tua. Non è nostra. Siamo custodi e non padroni. Ogni permesso di inquinare, ogni consumo industriale esagerato è una truffa legale al mio pianeta, a tutti noi.
Nessuna merce potrà sostituirla.
L'acqua non è un sottoprodotto della coca-cola.
Firmato per ora.
Tutti noi fiumi Lombardo Veneti: Seveso, Lambro, Olona, Adda , Ticino, Serio, Oglio, Mincio, Brembo, Adige, Brenta, Sile, Piave, Isonzo, Livenza, Tagliamento e Po.
Ma solo un pò.
Estratto da Regola Acquea. Mercanti di Liquori e Marco Paolini
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8 commenti:
Dobbiamo cominciare a fare qualcosa di più, a partire da noi stessi.
molto bella ed indicativa la frase "Siamo custodi, non padroni"
Andrea (sdl)
Custodi.
Se solo si pensasse a questo ogni mattina.
Se ci pensiamo le azioni che salvano il mondo sono il non gettare le carte per strada. Magari chiudere il rubinetto mentre ti lavi i denti.
Cazzate.
Ma se le moltiplichi per 6 Miliardi... anche la cazzata più infima che c'è diventa mostruosamente grande.
Questo è un punto di vista.
Un altro punto di vista potrebbe essere: "Come cazzo vuoi salvare il mondo se negl'ultimi tre giorni le notizie sono state quelle di uno che massacra una famiglia per satanismo e un muratore uccide a badilate un bambino di un anno e mezzo?".
Due punti di vista entrambi legittimi.
Io voto per il primo. Senza dimenticare il secondo.
La mia frase preferita è:
L'acqua che non è vagabonda diventa morta.
Mi piace immaginarla come una zingara errante che quando la ritrovi è come incontrare una vecchia cantastorie.
Peccato però che quando non è vagabonda, non solo è morta, ma è anche Morte.
E ho paura che in zone come la Cina e l'Asia in generale dove si gioca a imbrigliare la natura come se fosse pura materi prima per costruire un'economia si possa arrivare a danni immensi.
Per Andrea
Come va in Toscana, con l'acqua?
Bevete quella del rubinetto, o andate a minerale anche voi?
Io comunque abito a Milano in centro. E vuoi perchè io e i miei coinquilini siamo un pò pigri, vuoi perchè costa, ma beviamo sempre l'acqua del rubinetto e devo confessare che non è male.
Poi ho fatto una piccola ricerca e ho scoperto che il livello di purezza dell'acqua milanese è molto alto. E una delle poche città, unica metropoli, dove funzionano i depuratori.
Molto meglio l'acqua di Milano rispetto a Bergamo e Brianza dove vivo con i miei genitori. Anche a Gallarate da mia nonna l'acqua non è molto buona.
io abito a montevarchi. Cittadina piccola.
I miei hanno il depuratore, io vado ad acqua imbottigliata.
C'è solo un posto dove bevo (con grande piacere) l'acqua del rubinetto. Ed è in un appartamentino in bassa montagna (vicino al pratomagno) dei miei nonni. Acqua gelida, tutto l'anno. D'estate è stupenda!
Andrea (sdl)
Nei pressi di Monza, avevamo un pozzo privato. Prelevava l'acqua da quasi quaranta metri sottoterra. In estate, essendo un grosso condominio, con grande consumo d'acqua, bastava far scorrere via l'acqua delle tubazioni di casa, che subito veniva fresca come quella di pratomagno.
Poi venne la trielina e..addio.
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