01 aprile 2006

Bichiere mezzo pieno o mezzo vuoto?



Ieri in India, per la prima volta, un medico e il suo asistente sono stati condannati per aver fatto ricorso alle tecniche per determinare il sesso del nascituro, vietate dal governo indiano già nel 1994 nel disperato tentativo di di fermare la strage delle bambine.
Sì perchè in India una figlia è una disgrazia economica.
E per una dote, anche questa illegale, i genitori arrivano a spendere fino a 29 mila euro.
Ogni anno sono 500 mila i feti di seso femminile eliminati con l'aborto legale, dieci milioni negli ultimi vent'anni. Si calcola che siano molti di più quelli praticati clandestinamente.
L'ecografia ormai ha raggiunto anche le più sperdute zone rurali rendendo sempre più facile capire il seso del feto.
"Paga 500 rupie oggi per risparmiare 50 mila rupie in futuro" è lo slogan in voga nello Stato di Tamil Nadu dove il 60% delle bambine vengono sistematicamente eliminate.
Nel 1901 le donne erano 972 ogni mille uomini.
Nel 2001 il divario aumenta: 933 donne ogni mille uomini.
Oggi 2006 ci sono 927 donne ogni mille uomini.
Il dottore e il suo assistente sono stati incastrati da tre signore incinte che, dotate di microfoni e telecamere hanno accettato di fare da esche per la polizia.
Una condanna storica, ma soprattutto un bel passo in avanti per un paese dove, ogni anno, 25 mila donne vengono uccise per non aver portato la dote al marito.
Da non capire se il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto.

1 commento:

marshall ha detto...

Certo che di fronte a queste realtà, in Italia, nonostante tutto, siamo in Paradiso.