02 maggio 2006

Qualcosa è cambiato



Qualcosa è cambiato.
Abitavo in un paese di duemila persone.
Un piccolo paese.
Di quelli che conosci tutti e tutti ti conoscono.
Un paese che anche se è nella periferia di Milano era circondato dalla campagna.
Teatro di scorribande alla "Io non ho paura".
Corse, biciclettate e immaginarie battute di caccia.
A rubare le pannocchie.
Poi torni a casa e ti accorgi che qualcosa è cambiato.
Gru e ruspe ovunque, che per uno che ha vissuto un anno a Milano sono la norma.
Ma poi ti fermi e ti ricordi che qui non è Milano.
E per curiosità conti le gru.
Undici solo dietro casa mia.
Dove passavo i sabati e le domeniche a giocare nei campi.
Sei dietro il campo dell'oratorio, dove una volta ogni pallone di cuoio spariva nei rovi e non lo trovavi più.
Poi passi dietro la zona industriale, vicino al centro sportivo e trovi che stanno costruendo dieci palazzine.
Proprio dove io e i miei amici avevamo costruito una pista da moto (bici) cross.
In sei mesi il paese è più che raddoppiato.
La cosa strana è che lo steso discorso me lo ha fatto ieri sera il mio amico Marco.
Che...
Abita nel paese di fianco al mio.
Cosa sta succedendo?
Bisognerebbe fermarsi e rifiatare e magari pensare com'erano le cose vent'anni fa.
Qualcosa è cambiato.
In nome della modernità, del progresso, del benessere.
Ma è davvero così un bene perdere le campagne e i panorami che si potevano gustare anche a pochi chilometri da Milano?

10 commenti:

marshall ha detto...

No, assolutamente, non è un bene.
Bisogna fermarsi finchè si è in tempo.
Vedi, fino alle elezioni ero un convinto sostenitore del Ponte e della Tav.
Ora, per altri motivi legati al tema della salvaguardia della risorsa ambiente e della identità nazionale, sono diventato contrario alla loro realizzazione.
Che importa se poi ci sarà meno sviluppo, meno interscambio.
Se si opta per queste scelte, No Tav, No Ponte, bisogna sapere che, probabilmente, si andrà incontro a problemi causati da quelle scelte. Bisogna saperlo e predicarlo. Non come fanno i finti verdi che da una parte non volevano le opere e però dall'altra parte sparavano a zero contro il governo quando gli indici economici andavano leggermente sotto.
Perchè, Signori Verdi, non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca!
Ecco perchè non ho mai potuto soffrire quei "finti" verdi.

Anonimo ha detto...

Sostiene il buon Eco
"Non dovremmo tornare, con buona pace degli ambientalisti, ai mulini a vento, che non guastano affatto il paesaggio, come insegna tanta bella pittura olandese? Non dovremmo tornare ad automobili meno veloci e meno grandi, per ridurre il buco nell'ozono? Non dovremmo tornare allo 'slow food' dei nostri nonni? Non dovremmo tornare a fiumi e laghi meno inquinati? Non dovremmo poter far la punta al computer, ogni tanto, come si faceva la punta alle matite? Risparmiar soldi rivoltando la giacca di papà, perché per i bambini anche l'asola a destra va bene, senza comperare il nuovo zainetto? In una parola, non dovremmo opporre al cambiamento a ogni costo una economia e un'etica del riciclo? Non dovremmo forse imporci, per salvare il pianeta, cambiamenti più lenti?"
fab

marshall ha detto...

Stai vivendo quello che ho passato io anni fa. Solo che allora, ai miei tempi, c'era comunque tanto altro spazio intorno. Ora, a me pare, che stanno riempiendo un pò troppo di cemento la pianura padana lombarda.
Venivo da un paesino di qua dal Po.
Mi portarono a Cinisello Balsamo, che, a quei tempi, contava 20.000 abitanti e ora ne ha 100.000 o poco meno.
Anche i paesi vicini, Sesto, Muggiò, Cusano, Paderno, Nova, Desio, contavano un quarto della popolazione attuale.
I primi anni eran come le scene campestri della "Notte di San Lorenzo": campi di grano e di granoturco ovunque, a perdita d'occhio.
In pochi anni il panorama fu stravolto. Al posto delle distese di grano, ora vedi solo capannoni, palazzoni, case, cemento, strade.
Però sapevamo anche che oltre quella distesa di costruzioni, c'era la campagna.
Ma ora, sentendo questa notizia, vuol dire che stiamo proprio andando verso un "progresso non più sostenibile". Non so quanto potrà reggere, la Pianura Padana, all'urto della continua cementificazione di massa.
Bisogna imporre uno stop a chi ci amministra.
Questa sarebbe una battaglia giusta da fare, da parte dei giovani.

riccardo ha detto...

"per i bambini anche l'asola a destra va bene"

Fantastica...

riccardo ha detto...

per marshall

Non voglio fare la parte di quello che si lamenta... però oggi per fare 7 km di strada in auto da Vignate a Cassano d'Adda ci ho messo un'ora.

Ed è sempre così

Il venerdì poi ci puoi mettere anche molto di più.

La cosa pazzesca è che c'è gente che lo fa tutti i giorni.
Boh.

Nessuno pensa che più case costruisci e concentri... più auto in colonna ci saranno?

marshall ha detto...

Così dicendomi, mi fai rimpiangere i tempi in cui andavo da Cinisello a Lodi o a Pavia, in 40 minuti.
E c'erano meno strade di adesso.

Anonimo ha detto...

infatti non costruiamo case andiamo a vivere sotto i ponti che è più romantico e fa più Kerouac...

riccardo ha detto...

Non ho niente contro l'abitare in una casa, e sopratutto dormire in un letto caldo... che è molto meglio.
Però non capisco: o la popolazione è raddoppiata nel giro di due anni, o c'è qualcosa che non va.

Lunatika ha detto...

Purtroppo siamo nati per vivere in coda, c'è coda per fare qualsiasi cosa ormai...ti invito sul mio ultimpo post.

Anonimo ha detto...

It is my first post here, so I would like to say hallo to all of you! It is really comfort to join your community!